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Libri Cristiani


... A proposito dello Spirito Santo


di Willard Cantelon






Capitolo 9: Le lingue - un segno per i non credenti






1. Esempi vari



1. Esempi vari

In 1ª Corinzi 14:22 leggiamo: «Quindi le lingue servono di segno non per i credenti, ma per i non credenti; la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti».

Gesù ha detto: «Questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio scacceranno i demoni; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano dei serpenti; anche se berranno qualcosa di mortifero, non ne avranno alcun male, imporranno le mani agli ammalati ed essi guariranno» (Marco 16:17-18).

La guarigione dei malati appare, in Marco 16, come uno dei segni che Dio aveva promesso per confermare la Parola.

La guarigione dello storpio, zoppo fin dalla nascita, operata da Pietro e da Giovanni, fu all’origine della conversione di cinquemila persone (Atti 4:4).

In Atti 14:10 la guarigione dello zoppo funse da segno per i non credenti.

Se i miracoli di guarigione costituiscono talvolta un segno per i non credenti, Dio ha permesso che lo stesso valga nel caso del parlare soprannaturalmente in una lingua sconosciuta.

Il parlare in lingue, che si manifestò nel giorno della Pentecoste, era un segno per i non credenti: «Or a Gerusalemme soggiornavano dei Giudei, uomini religiosi di ogni nazione che è sotto il cielo. Quando avvenne quel suono, la folla si raccolse e fu confusa, perché ciascuno li udiva parlare nella sua propria lingua. E tutti si stupivano e si meravigliavano, dicendo: Tutti questi che parlano non sono Galilei? Come mai li udiamo parlare ciascuno nella nostra propria lingua natia?» (Atti 2:5-8).

Fu negli anni venti, che un giovane che assisteva ad una riunione di preghiera nella città di Winnipeg, nel Canada, indirizzò all’assemblea un vivido messaggio in lingua ebraica. Non aveva mai appreso questo idioma e parlò sotto la direzione dello Spirito Santo.
Fu quello, per un rabbino che si trovava in sala, il giorno della conversione. Dio aveva voluto che quel messaggio in lingue fosse per lui un segno.

Alcuni anni or sono, uno scienziato ateo assistette, a Los Angeles, ad un grande incontro di evangelizzazione nel corso del quale numerose anime furono salvate e battezzate nello Spirito Santo.
Nel momento stesso in cui quello scienziato si avvicinava, incuriosito, a coloro che pregavano e cercavano Dio, una ragazza quattordicenne gli parlò sotto l’unzione dello Spirito Santo. Il messaggio era stato pronunciato in perfetto latino. L’uomo lo comprese parola per parola, cadde in ginocchio e implorò la misericordia di Dio.
Anche in questo caso, il Signore aveva permesso che il messaggio in lingue fungesse da segno.

A Vancouver, in Canada, un noto evangelista si indirizzò per mezzo di un interprete, ad un auditorio composto da cinesi. Mentre parlava, lo Spirito di Dio lo sospinse inducendolo a parlare nella lingua dei suoi ascoltatori. L’interprete si fece in disparte e numerosi furono quelli che si convertirono.
Ancora una volta Dio aveva voluto che le lingue fossero un segno per i non credenti.

A Cumberland nel Maryland, una giovane donna ricevette un giorno il battesimo nello Spirito Santo. Suo marito era scettico e pensava che si trattasse di una forma di fanatismo. Emigrato dalla Germania parlava il tedesco, lingua che la moglie ignorava. Lo Spirito Santo scese su di lei e subito la donna si indirizzò al marito in quella che era la sua lingua materna. Questi comprese il messaggio e ne rimase sconvolto.
Dio aveva voluto che il dono delle lingue rappresentasse un segno per quel coniuge incredulo.